Scalare in modo veloce ed economico al cloud
L’integrazione ibrida attraverso l’iPaaS! Hai mai cercato su Google “Come scalare il business”? Provaci e resterai sbalordito dai risultati che troverai! La cosa più sorprendente di questo numero è che probabilmente non sorprende molte persone. L’argomento è popolare, perché indipendentemente dalle dimensioni aziendali, l’obiettivo per tutti è di crescere, servendo sempre più clienti, risolvendo più problemi al fine di aumentare i propri profitti. Ad oggi la scalabilità è sempre più nei pensieri delle imprese IT. Qual è il problema ridondante che si presenta soave quando si fantastica circa questa crescita?
Il problema ricorrente è la scelta del prodotto sbagliato che, inevitabilmente rischia di provocare grandi difficoltà ai tuoi clienti, rendendoli sempre più insoddisfatti e pronti a cercare qualcuno di più affidabile. Scalabilità, invece, significa soddisfare le esigenze dei clienti, non appena queste si presentino. Se vuoi crescere senza grossi intoppi tecnologici nel tempo, la tecnologia cloud rende lo scaling più veloce, più intelligente e più conveniente dei server on-prem. Tutto si riduce ad avere sempre a portata di mano uno stack tecnologico flessibile e reattivo: non sono necessari aggiornamenti manuali lunghi e costosi.
Ma cos’è questa famosa “scalabilità”?
La scalabilità rappresenta la capacità di far evolvere i propri sistemi con velocità in base alle esigenze che di volta in volta emergono. Esempio banale, può essere l’esigenza di diminuire le capacità di calcolo di un server, in una determinata fascia oraria al fine di preservare la parte economica.
Scalabilità in cloud vs. scalabilità on-prem
Ma che significa che il cloud offre una scalabilità migliore rispetto ai sistemi on-prem?
Immagina di avere un sistema in esecuzione che da sempre ha performato in maniera più che efficiente e che ha sempre soddisfatto il cliente. Laddove questo cliente, per motivi disparati, dovesse richiedere un aumento di efficienza, a seguito di un’importante crescita di utenza, sarà inevitabile un upgrade hardware (scaling verticale) delle macchine esistenti o, addirittura, aggiungere nuove macchine ai sistemi (scaling orizzontale). Questo scenario fa capire che lo scaling verticale e orizzontale è di tipo manuale e che richiede investimenti sia tecnologici che di personale.
In tutto ciò, per procedere a questa evoluzione, sarà opportuno ed inevitabile dover mettere i sistemi in manutenzione per evitare possibili problemi. D’altra parte, il passaggio al cloud permette di saltare tutti i passaggi manuali dello scaling on-prem. I sistemi cloud possono scalare sia verticalmente che orizzontalmente, proprio come on-prem, ma visto che le risorse (potenza di calcolo aggiuntiva, server e macchine) esistono già, non c’è un lungo e costoso processo di approvazione e scalabilità. Inoltre, un rischio che con le soluzioni cloud si riesce ad evitare, è l’errore umano.
Infatti, con le installazioni cloud, il tuo team tecnico otterrà una potenza di calcolo e i server di cui avrà bisogno. In questo modo, non rischierai più di pagare per risorse che non utilizzi. Eviterai rallentamenti, perdita di clienti e incidenti tecnologici gravi. In aggiunta, in molte soluzioni cloud, il ridimensionamento è automatico.
Sai cosa vuol dire?
Per esempio, sei presente su WIRED Magazine ed improvvisamente il tuo prodotto viene utilizzato il doppio o il triplo durante la notte, i tuoi sistemi si scalano per soddisfare la domanda. Il cloud, quindi, è già impostato per gestire un’ incredibile crescita! Di contro, se un evento inaspettato dovesse lasciarti meno potenza di calcolo, i sistemi si ridimensionano e pagherai solo per la potenza di cui avrai bisogno.
Non vuoi scalare automaticamente?
Tranquillo, il Cloud offre altre soluzioni!
La maggior parte delle aziende sceglie di scalare automaticamente nel cloud, consentendo ai sistemi di aumentare, diminuire, entrare o uscire in base alle proprie esigenze. Ma, ovviamente, si può anche scegliere un sistema cloud che offra un maggiore controllo manuale. Lo scaling manuale in cloud, è più semplice dello scaling manuale in una configurazione on-prem (la pressione di un pulsante contro un lungo processo di richiesta di risorse aggiuntive, scoping, approvazione, acquisto e installazione).
Però, l’aspetto negativo del ridimensionamento manuale (e la ragione per cui le opzioni automatiche si stanno diffondendo) è che richiede un intervento umano, il quale potrebbe causare ritardi in caso di rapidi ridimensionamenti. Tra l’altro, la persona responsabile del ridimensionamento, potrebbe dimenticare di ridimensionare dopo un aumento della domanda. Il che significa, ancora una volta, pagare per risorse di cui non si ha bisogno.
Lo scaling programmato è un’altra opzione di scaling del cloud. Questo tipo di scaling, può essere impostato per aumentare durante i momenti di picco previsti e diminuire durante i punti bassi previsti.
Restare al sicuro durante la scalabilità nel cloud
Ti sei mai chiesto perché le aziende on-prem esitano a passare al cloud?
La prima risposta che otterrai sarà probabilmente relativa alla sicurezza. Infatti, il 94% delle aziende intervistate, afferma che la sicurezza è migliorata dopo il passaggio al cloud. Ma come fa il cloud a mantenere la sicurezza mentre si effettua lo scaling? Tranquillo, la risposta risiede nelle best practice: rigorosi test di sicurezza, piani di disaster recovery, crittografia in transito e a riposo.
Per non parlare del fatto che il cloud protegge i sistemi a livello di singolo utente, non solo al primo ingresso nel sistema. Questo riduce il rischio di sicurezza di un team in rapida crescita. I sistemi cloud adottano anche un approccio di sicurezza a fiducia zero, il che significa controlli di sicurezza su ogni endpoint e per ogni utente dell’azienda. Qual è la ragione per un approccio di fiducia zero? Semplice: i server on-prem sono tipicamente protetti da una VPN a livello aziendale. Se un hacker può entrare nella VPN, scatena il panico, perché ha accesso a tutto.
Se, invece, ogni utente ha accesso allo stesso livello di sicurezza, un hacker può solo violare un login per generare caos. Con i sistemi cloud, la sicurezza prende la forma di login unici e di punti di controllo attraverso cui i sistemi verificano l’identità e le credenziali dei dispositivi, agendo così come cancelli di sicurezza tra ogni strumento. Questo è il modo mediante il quale è possibile assicurare che una vulnerabilità in un sistema o in un login non provochi pericoli. Ed è probabilmente questo il motivo per cui la stragrande maggioranza delle aziende sperimenta una maggiore sicurezza quando migra al cloud.
Cosa aspetti a migrare al Cloud?